Interventi viso


Blefaroplastica

Non ci sono dubbi: la prima cosa che si nota nel viso di una persona sono gli occhi. Ringiovanirli, eliminando l’eccesso di cute e grasso eventualmente presenti, significa ritornare indietro di diversi anni. Con la blefaroplastica si elimina la pesantezza delle palpebre superiori, le zampe di gallina e le cosiddette borse sotto gli occhi. In generale, e in sintesi, si elimina il di più e si riposizionano i tessuti nella regione attorno all’occhio, “liberandolo” e rendendolo più giovane.




Correzione del doppio mento

Succede per effetto dell'età, ma anche a causa di qualche chilo di troppo: l'angolo del collo perde la sua definizione originale e appare il doppio mento. A peggiorare l'inestetismo (che colpisce sia le donne sia gli uomini, seppur con manifestazioni diverse) c'è poi la qualità dei tessuti di rivestimento, che con il passare degli anni perdono tonicità ed elasticità.




Lipofilling estetico

Il lipofilling è la tecnica che utilizza il cosiddetto grasso autologo, ovvero il grasso del paziente stesso, per ridare consistenza e volume a zone che, per ragioni diverse, lo hanno perduto. Qui sotto sono esposti gli utilizzi del lipofilling a scopo estetico, ad esempio per attenuare i solchi che progessivamente si delineano sul viso. Nella sezione Chirurgia Ricostruttiva si espongono invece gli impieghi del lipofilling volti a restituire, per quanto possibile, una normalità che – in conseguenza di traumi o di interventi oncologici – si è perduta.




Minilifting

Lo dice la parola stessa: è un lifting (intervento con cui si risollevano e riposizionano i tessuti), ma mini. Sempre più richiesto, consente di ringiovanire sensibilmente il volto, in un colpo solo e con risultati molto naturali. Non è “mini” nel risultato, quindi. Lo è invece nel post-operatorio e anche da questo deriva il suo successo.




Orecchie a ventola

Di solito vengono indicate con una “s” in più (a sventola), ma l’intestismo non cambia: l’angolo che le orecchie formano con il capo è troppo aperto e queste di conseguenza risultano molto “staccate”. La soluzione è solo chirurgica, ma si tratta di un intervento decisamente soft, convalescenza compresa.




Rinoplastica

Un naso “brutto”, magari perché troppo lungo o con la gobba o, ancora, un naso che ostacola la respirazione, a causa del setto deviato dalla nascita o in conseguenza di un trauma. In tutti i casi, la risposta è l’intervento di rinoplastica, intervento considerato tra i più “impegnativi” – per il suo intervenire sulle strutture ossee – ma meno impegnativo oggi di un tempo in termini di convalescenza e fastidi post-operatori. Non tutti i ritocchi sul naso richiedono però di intervenire sulle strutture ossee. Quando la parte da migliorare è solo la punta, quella che tra l’altro risente maggiormente del passare del tempo, si ricorre al meno impegnativo intervento di rino-tip.