Secondo gli ultimi dati dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS) nel mondo il numero di uomini che ricorre alla chirurgia estetica è in crescita maggiore rispetto a quello delle donne. A giustificare il dato, soprattutto l’incremento (+18%) degli interventi chirurgici al viso.
La chirurgia estetica “per lui” – soprattutto nell’anti-age – è però molto diversa da quella “per lei”. Nel primo caso, anche per evitare lo stigma ancora legato al ricorso alla chirurgia estetica, si preferisce abbinare tanti piccoli interventi, per un risultato più coerente e naturale, al posto di uno solo, con effetti magari naturalissimi ma inevitabilmente più evidenti. È questo il tema e l’approccio illustrato in “Rejuvenation in Men Facial Aging: A Combined Approach”, studio pubblicato sul numero di gennaio dell’Aesthetic Plastic Surgery e realizzato con il contributo dei miei collaboratori.
Nella mia esperienza, gli uomini preferiscono un approccio che combina diverse procedure, ma accorcia il tempo di recupero complessivo e rende il risultato estremamente naturale e coerente. Al posto di un lifting completo, ad esempio, l’abbinamento tra blefaroplastica, rinotip e lifting del collo, ovviamente sempre nella stessa seduta operatoria.
Lo studio verte su 18 casi di pazienti maschi sottoposti a chirurgia di ringiovanimento con lifting anteriore diretto del collo, blefaroplastica completa e lipofilling. Tutti i pazienti hanno completato lo studio, con un follow-up medio di 12 mesi, senza complicanze importanti esempre con grande soddisfazione per i risultati raggiunti.