Aumento degli interventi ai glutei, crescita dell’addominoplastica e del lifting del seno, riduzione della mastoplastica additiva e degli interventi anti-age per antonomasia, cioè lifting e blefaroplastica. E’ questa l’istantanea della chirurgia plastica in arrivo dagli States, scattata sulla scorta dei dati appena diramati dall’American Society of Plastic Surgeons ASPS e relativi all’anno 2015.
La situazione americana è sovrapponibile solo in parte quella italiana. Sicuramente lo è per quanto riguarda l’incremento della mastopessi e dell’addominoplastica, che rispettivamente permettono di ridare tono a seno e pancia, eliminando i tessuti in eccesso. Diverso il caso degli interventi ai glutei, che negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 36% per quanto riguarda l’impianto di protesi e del 28% per quanto riguarda l’aumento con il grasso del paziente. Anche in Italia il lato B è oggi in generale più considerato, e non solo per interventi tesi a ridurlo, ma le percentuali di variazione sono di tutt’ altro tipo. Ancora, in Italia non accenna a diminuire il desiderio di un seno più abbondante, mentre negli Stati Uniti la mastoplastica additiva risulta in calo del 2%.